Gli appassionati di moto o anche i fanatici o i collezionisti che ne hanno tante non solo di sicuro conoscono i punti vendita di compro moto Derbi, che tra l’altro al loro interno potrebbero avere anche delle moto di altre aziende o anche degli altri scooter e comunque dicevamo sono persone che magari conoscono molto bene anche questa casa motociclistica spagnola, visto che parliamo di un’azienda che ha già più di 100 anni di storia ed è un’azienda spagnola con sede principale in questo momento Barcellona.
In poche parole, parliamo di un’azienda che intanto è già dagli anni 50 che ha un certo livello di produzione con tante motociclette e ciclomotori ed è una produzione che continua anche negli anni 60 e negli anni 70 e poi una produzione che per esempio includeva anche moto da corsa, fino ad arrivare poi anche a fine anni 70 agli scooter con l’innovativo Spacetronic quanto per ricordare un modello iconico.Storia che poi continua sempre con le moto e con gli scooter fino ad arrivare anche nel 2003 all’introduzione di un nuovo marchio e di due moto da black Edition a tiratura limitata e quando parliamo di tiratura limitata parliamo anche di questi punti vendita.Infatti, un collezionista di queste moto che volesse uno di questi modelli che menzionavamo a edizione limitata può trovarle in questi punti vendita perché qualcuno li ha rivenduti e comunque ricordiamo in questa azienda poi entrata a far parte del Gruppo Piaggio che a un certo punto ha anche disinvestito e comunque le ultime Sand sono state vendute fino al 2020 e da quel momento il marchio non è stato più considerato dall’azienda.Però comunque all’interno di questi punti vendita le moto si trovano perché sono molto più antiche che le persone hanno rivenduto e sono persone che hanno preferito rivolgersi a dei professionisti nel settore piuttosto che sbrigarsela tra privati in delle trattative che non sempre si sa come vanno a finire le stesse.I processi di valutazione dei punti vendita di compro moto sono processi trasparentiCome dicevamo nel titolo di questa seconda parte i processi di valutazione dei punti vendita e di compro moto sono processi trasparenti, semplicemente perché all’interno lavorano persone competenti in primis e poi sono persone soprattutto molto trasparenti e molto oneste e quindi vuol dire che fanno delle valutazioni realmente oggettive e non approssimative.Se noi, per esempio, abbiamo una moto della Derbi da rivendere loro vedranno di che anno è e se si parla appunto di un modello a edizione limitata che quindi ha un valore più alto per i collezionisti, è chiaro che potremmo guadagnare di più.Così come è altrettanto chiaro che dipende anche dal numero di chilometri e se quella moto ha avuto degli incidenti e quindi delle riparazioni oppure no e insomma bisogna fare diverse valutazioni.Alla fine delle quali ci faranno una proposta di acquisto e ci spiegheranno le modalità di pagamento e noi potremmo decidere se ci va bene o no.
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La motocicletta (spesso detta moto per brevità) è un veicolo avente due ruote in linea provvisto di motore (solitamente a scoppio) in grado di sviluppare una potenza considerevole e di cambio (solitamente a pedale), che, condotto da un guidatore, permette di muoversi autonomamente su strada o su altro terreno per il trasporto di uno o due passeggeri. La motocicletta propriamente detta si differenzia dagli altri veicoli a motore a due ruote per la presenza di ruote di grande diametro (generalmente 16, 17 o 18 pollici) e per il fatto che il serbatoio per il carburante sia compreso tra la sella e il gruppo di sterzo, obbligando il motociclista ad assumere una posizione a cavalcioni del mezzo. La motocicletta è parte della categoria dei motocicli (termine utilizzato a volte come sinonimo di moto anche se in maniera imprecisa, dato che comprende anche mezzi come gli scooter) e, secondo le norme di classificazione italiane e svizzere, della categoria dei motoveicoli. In origine, questo tipo di veicolo veniva definito bicicletto a motore, a causa della sua discendenza dalla bicicletta.Il termine “motocicletta” deriva dal marchio commerciale “Motocyclette” con il quale venne presentato il primo modello prodotto dall’azienda parigina Werner che, per prima, aveva ideato l’applicazione del motore ausiliario a una comune bicicletta, depositando i relativi brevetto e denominazione il 7 gennaio 1897. Il termine “Motocyclette” si diffuse rapidamente e divenne talmente popolare in tutta Europa, già nel primo decennio del XX secolo, da costringere il tribunale di Parigi, per ragioni di pubblico interesse, a cancellare la precedente concessione di esclusività del marchio ai fratelli Werner e riconoscerlo nel pubblico dominio. (Wikipedia)